Corresponsabilità nella comunità

Pubblicato giorno 8 gennaio 2020 - In home page

Il consiglio pastorale che si è riunito il 7 gennaio, ha visto un ampio confronto sul tema della corresponsabilità.
Siamo partiti nella riflessione dal testo di At 6,1-7; la comunità di Gerusalemme si trova in difficoltà e si apre al suo interno un conflitto tra due gruppi di credenti. Gli apostoli decidono di allargare il numero dei referenti della comunità perché loro possano dedicarsi al servizio della Parola e alla preghiera. L’esito è che la Parola si diffonde e il numero dei credenti aumenta.

1- Partendo da questo testo e dal paragrafo n. 102 di Evangelii gaudium, ci siamo chiesti quale fosse lo stato della corresponsabilità nella nostra comunità grande e articolata. Dopo un confronto ampio e costruttivo, mi sembra di poter sintetizzare questi elementi per aiutarci a proseguire il nostro cammino:

– occorre crescere nel senso comunitario; non basta che mi identifichi con il mio servizio o con la mia associazione. Crescere nella corresponsabilità significa sentirsi appartenenti e membri della comunità grande. Non siamo degli utenti della parrocchia.
– maggiormente questa difficoltà si manifesta nella liturgia domenicale: la messa delle 11,15 e la messa delle 18 in collegiata risultano spesso improvvisate, con poche persone che si rendono disponibili ad un servizio. Occorre anche avere la pazienza di condividere il bisogno; molti sono abituati a pensare che, comunque, ci sarà qualcuno che provvede e si sentono esonerati dal mettersi in gioco.
– siamo una comunità che rischia il clericalismo perché abituata ad una ricca presenza di preti e consacrati; sembra che se non c’è un prete non si possa decidere nulla o che le decisioni prese non valgano nulla. Occorre crescere nella responsabilità piena e nella intraprendenza, sentendosi chiamati a fare del proprio meglio nella situazione in cui ci si trova impegnati. Nei momenti opportuni si faranno le verifiche e ci si confronterà sulle scelte operate.
– occorre avere il coraggio di chiamare a collaborare; esiste anche il pericolo dell’esclusivismo dell’allontanamento di persone che si rendono disponibili. Occorre invece accogliere, includere, chiamare altre persone a collaborare per valorizzare i talenti che possiedono e desiderano condividere con la comunità.
– la corresponsabilità non si gioca solamente a livello intra-ecclesiale, ma si proietta anche all’esterno, nei luoghi ordinari della vita, in cui ognuno si può sentire di rappresentare la comunità parrocchiale nell’impegno di testimonianza e di trasformazione del mondo secondo la prospettiva del Regno di Dio.

2- Ci siamo confrontati ancora sulla visita alle famiglie che si propone nel periodo quaresimale. Ancora ci sono delle fragilità. Dal confronto sono emerse alcune proposte per coinvolgere le persone in questa iniziativa.

3- Ci siamo confrontati sulla situazione della Collegiata e sulle prospettive aperte dall’esigenza dei lavori di restauro.

Appuntamenti importanti dei prossimi mesi:
– 4 febbraio: Cpp sull’assemblea sinodale dei giovani
– 11 febbraio ore 21 al Centro parrocchiale: Testimonianza della madre della Beata Chiara Luce Badano (nella giornata del Malato)
Iniziativa patrocinata dall’Ufficio diocesano di pastorale della salute 

– 13 febbraio – Supercinema – Proiezione del Film “Rwanda” di Marco Cortesi (iniziativa del Campo Lavoro)
– 11 marzo: Incontro con Chiara Tintori “Dalla Laudato sì alla conversione ecologica” – organizzato dal gruppo di formazione politico-sociale e inizio percorso laboratoriale sul tema della conversione ecologica.
– 28-29 marzo: Campo lavoro missionario