Le nostre campane

campane scritto campane

SOL, LA, SI, RE, SOL.

….queste sono le note delle nostre campane, attualmente messe a riposo in chiesa nell’attesa di ultimazione dei lavori di restauro al campanile. Il nostro archivista ha rintracciato questo promemoria elaborato nell’anno 1908 dal Canonico Domenico Mario Grotti che descrive in dettaglio tutti gli eventi che accompagnarono la rifusione delle attuali campane.

(Traduzione letterale)

Anno 1908

Promemoria delle nuove campane nella Insigne Collegiata di S.Arcangelo di Romagna.

Negli anni 1740 al 1745, su disegni dell’architetto Amici veniva eretta a S.Arcangelo di Romagna questa insigne Collegiata che, sia per mole, sia ubicazione è la più importante della città.

Secondo il primitivo progetto detta chiesa doveva essere dotata, sul fronte principale, di due sopraelevazioni laterali gemelle, terminanti con adatta cupola, da adibirsi ad uso campanile, ma durante l’effettiva costruzione per varie ragioni e più specialmente per la mancanza di fondi adeguati, veniva innalzata soltanto quella di sinistra (per chi guardi l’edificio) ed anzi anche questa edificata soltanto fino all’altezza della cella campanaria, omettendone la cupola ornamentale sostituita da semplice tetto a quattro spioventi.

Delle cinque vecchie campane che vi erano collocate, una di chilogrammi 91 si ruppe nel 1898. ed aveva la tonalità di FA: alla campana maggiore di kg 476 mancavano da lungo tempo le treccie, onde non rendeva più la vera armonia originale nell’unisono , poi c’era questa scala discendente FA, RE, SI, LA:

Il Canonico Domenico Grotti Vicario di S.Michele però era contrario alla rifusione delle tre campane LA di kg 476, SI di kg 264, RE di kg 146 unicamente perché gli premeva conservare le tre campane per il pregio che avrebbero potuto avere per la loro antichità. Ma poi si uniformò al parere degli altri sacerdoti, di rifondere cioè le cinque campane vecchie, compresa la campanella, con questa differenza la nota maggiore nella scala ascendente fosse un SOL naturale , e precisamente si avessero le cinque note musicali SOL, LA, SI, RE, SOL.

Il Vicario Grotti si rivolse a varie Fonderie di campane, come può verificarsi dalle diverse lettere che si conservano in Archivio, ma dopo maturato esame e sentito il parere di persone tecniche fu scelto il rinomato Fonditore Cav. Giuseppe Brighenti di Bologna.

Infatti il 18 ottobre 1908 in Bologna nella premiata Fonderia del Cav. Giuseppe Brighenti fuori porta Lame, alla presenza del Signor Pietro Caliendi del fu Biagio della parrocchia S.Michele e del Sac.Domenico Grotti vicario di detta Parrocchia si spezzarono le vecchie campane di questa Collegiata LA, SI; RE, FA e la piccola campana dell’oratorio di S.Giacomo detta Giola, già rotta di kg 19, cambiata colla campanella della Collegiata ed i singoli pezzi furono gettati nella fornace e dopo 8 ore, liquefatte le vecchie campane con rame vecchio e stagno aggiunto, alle ore 6 pomeridiane fu eseguita la fusione delle nuove cinque campane SOL, LA, SI, RE, SOL del peso di kg  1 620-500, 2 kg 444 3 kg 317-300 5 kg 79. La fusione fu fatta soltanto per le quiddette cinque campane. Come dal contratto stabilito col Sig Fonditore, affinché tutto il metallo vecchio e nuovo non avesse servito per altre campane.

Fu benedetta la Fornace e il metallo, prima di incominciare la fusione, dal vicario Grotti. Fu acceso il lume a luce elettrica all’immagine della madonna che trovasi appesa al muro vicino la fornace e nell’atto della fusione, per consiglio del Cav. Giuseppe Brighenti, si recitarono da tutti i presenti le Litanie Lauretane.

Nel giorno 29 novembre 1908 alle ore 3.30 pomeridiane sua Eccellenza Mons. Vincenzo Sozzoli vescovo di Rimini benedì solennemente le campane collocate nella crociera della chiesa ornate di fiori, presente tutto il clero locale e folla immensa di popolo venuto anche dalle parrocchie limitrofe.

Per le spese incontrate per le nuove cinque campane in £ 3853.05, come risulta nel presente registro fu rivolto l’appello in Collegiata ai parrocchiani e lettere ai possidenti che hanno beni a S.Arcangelo, come dall’elenco nelle pagine seguenti, ed unanimi tutti inviarono la loro offerta che bastarono per l’estinzione del debito anzi col residuo di £ 4.84.

L’inaugurazione dell’armonioso concerto avvenne alle ore 12 del 24 dicembre 1908 con sommo giubilo dei parrocchiani tutti e delle parrocchie vicine che col più vivo entusiasmo durante tutte le Feste del Santo Natale esaltarono le quasi continue suonate che eseguirono i nostri bravi campanari.

Mons. Vincenzo Sozzoli vescovo di Rimini a cui fu presentato il progetto di rifondere ed aumentare di peso le cinque campane emise il Suo plauso e la generosa offerta già notata nell’Album delle elargizioni. Si unirono i voti e le spontanee universali oblazioni dei fedeli. Il cui nome è scritto da Gesù nel libro della vita e tutti fin dai lontani luoghi godranno della nuova opera restauratrice la quale perpetuandosi nella indefettibilità della Chiesa sarà monito, dolce speranza e ricordo ai tanti nepoti fino alla profetata consumazione dei secoli a noi sconosciuta.

S.Arcangelo di Romagna . 31 dicembre 1908.

Canonico Domenico Mario Grotti