Pieve

PIEVE

PIEVE DI SAN MICHELE ARCANGELO

(Tel: 0541.624485) Orario SS. Messe: Festivo ore 10

 

 

 

 

La storia

(VI secolo d. C.)

Si tratta della Pieve superstite più antica di tutto il territorio riminese ed ha i caratteri dell’architettura basilicale ravennate.  (i caratteri dell’architettura dell’epoca di Giustiniano)  Sec. VI – VII  Via Celletta dell’Olio Sorge a un chilometro dal paese, in una zona pianeggiante, e si presenta come un edificio ad unica navata dalle proporzioni calibratissime e dall’interno luminoso, con le caratteristiche dell’arte ravennate-bizantina del VI secolo; anche l’abside esternamente poligonale, al muratura in mattoni sottili, l’armoniosa serie di finestre centinate, rimandano all’arte ravennate.

La cosa non deve meravigliare, perché tutto il territorio riminese era incluso nella pentapoli bizantina ed è stato a lungo difeso contro i barbari, e perché la Chiesa di Ravenna ha avuto per molti secoli parecchi possedimenti fra Romagna e Marche.
Una delle poche tracce superstiti di tale condizione è la presenza di dedicazioni di diverse chiese a santi bizantini e longobardi (anche San Michele Arcangelo è uno di questi santi).
La nostra pieve oggi si presenta priva di decorazioni, ma scavi archeologici recenti hanno permesso di recuperare frammenti di mosaici pavimentali e di incrostazioni marmoree, documentando così una notevole ricchezza decorativa.
Della sua continuità d’uso nel tempo testimoniano il campanile costruito davanti alla facciata nel XII-XIII secolo, un affresco staccato raffigurante San Sebastiano (XV sec), uno splendido Crocifisso del Trecento (ora in Collegiata) e il cippo poggia tuttora la mensa dell’unico altare: una scultura alto-medievale con tralci di foglie e un uccello rapace che artiglia e solleva un piccolo quadrupede, raffigurati con tratti sommari e un intaglio duro, di gusto barbarico.

IL PAESE DOVE ABITO 126

FOTO STORICHE

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