Dal consiglio pastorale del 31 marzo 2020
Pubblicato giorno 1 aprile 2020 - In home page

Il 31 marzo 2020 alle ore 20.30 si è riunito il Consiglio Pastorale Parrocchiale in video conferenza.
Abbiamo iniziato raccontandoci come stiamo vivendo questo tempo e quali domande cogliamo dalla realtà della parrocchia. Dalla condivisione è emerso che in questo tempo particolare, sebbene in modi molto diversi, tutte le realtà aggregate della parrocchia si sono messe in movimento, per lo meno per tenere i contatti con gli appartenenti ai vari gruppi.
Rimane il problema dei tanti che non sono aggregati e che sono meno raggiungibili tramite i canali telematici.
Ci sembra che una particolare attenzione dobbiamo provare ad attivarla per le persone anziane, per le famiglie che hanno al loro interno persone con disabilità e, in generale, per tutte le persone che in questo momento vivono il dramma dell’epidemia, perché sono stati coinvolti per la malattia personale o di qualche caro, quando non addirittura per la morte di qualche parente, con le limitate possibilità di celebrare le esequie ed elaborare il lutto. E’ un tempo di grandi domande che chiedono ascolto, sostegno e accompagnamento.
In questo senso è importante cambiare la nostra modalità comunicativa, prestando molta più attenzione al singolo ed evitando di ingolfare le chat con messaggi in catena. Non abbiamo informazioni da comunicare, ma relazioni da consolidare. Le persone apprezzano un contatto diretto, meglio ancora una chiamata; su questo possiamo impegnarci tutti ed invitare tutti ad impegnarsi.
Per quanto riguarda la dimensione caritativa, la Caritas ha chiuso il centro di ascolto dopo la distribuzione dei primi di marzo, ma è rimasto attivo il numero di telefono e sono stati realizzati interventi diretti su situazioni di bisogno che ci hanno interpellato. Si prevede che non sarà possibile effettuare la distribuzione ad aprile; sarà invece più abbondante quella di maggio, per la quale possono intervenire a dare una mano i capi e i ragazzi maggiorenni dell’Agesci, perché sono formati e agiscono su protocollo attivato dalla Protezione Civile Regionale.
Sentiamo che questo non è solamente il tempo di resistenza alla tragedia o di risposta immediata alla emergenza.
Per la parrocchia questo è anche il tempo della profezia, di uno sguardo che sostenga e aiuti un processo di rielaborazione di quanto sta accadendo, cercando di dare delle piste sane di confronto e comprensione alla luce della fede.
Nell’ambito della profezia, crediamo sia anche importante provare creare occasioni di confronto in cui si cominci a ragionare sul “dopo – epidemia”, consapevoli che la realtà nella quale potremo tornare a vivere, sarà profondamente cambiata rispetto a quella che abbiamo lasciato prima di tutto questo. Questo cambiamento chiede punti di riferimento per orientarsi e compiere scelte importanti, per mettere in fila le priorità non solo secondo criteri economici, ma nel rispetto delle persone e delle diverse situazioni. Rispetto a questo “dopo”, riteniamo importante che la parrocchia si dia dei momenti di discernimento comunitario, per essere lievito evangelico nella pasta della realtà umana del nostro territorio.
Sulle liturgie della domenica
Confermiamo la linea assunta fino a questo momento. Coloro che desiderano seguire la messa alla TV sono invitati a seguire quella celebrata dal Papa o dal Vescovo di Rimini, perché ben realizzate e segno di una comunione ecclesiale ampia.
La parrocchia sostiene con la sussidiazione settimanale le celebrazioni domenicali in famiglia.
Con i più giovani si sta tentando l’esperienza di una celebrazione della Parola su piattaforma di video conferenza che consente una partecipazione attiva di coloro che sono connessi.
Per la settimana santa
Tenendo presenti i criteri dati dalla Diocesi, anche in questo caso, procederemo invitando le persone a seguire i riti della Settimana Santa trasmessi dalla TV e presieduti dal Papa e dal Vescovo di Rimini. Forniremo alle persone tutti gli orari delle celebrazioni.
In comunione con la Diocesi, valorizzeremo e adatteremo i sussidi preparati da alcune commissioni di preti e diaconi per la celebrazione del triduo pasquale in famiglia.
Tenteremo una modalità di celebrazione della Veglia Pasquale attraverso piattaforma di video conferenza, che consenta alle persone di intervenire non rimanendo degli spettatori. Dovremo fare delle prove tecniche per verificare la fattibilità di questa proposta.
Anche per la preghiera di pentimento che, straordinariamente consente di ricevere il perdono dei peccati in vista della Pasqua, con l’intenzione esplicita di confessarsi appena possibile, forniremo un sussidio per aiutare le persone a vivere questo gesto.
Per la benedizione delle famiglie e delle uova pasquali, consegneremo un sussidio per poter fare un gesto nelle famiglie e invitiamo a ricevere la benedizione Urbi et Orbi che il Papa darà la mattina di Pasqua.
Celebrazioni del mese di maggio 2020
Per quanto ci è dato capire ad oggi, nel mese di maggio continueranno le limitazioni che stiamo vivendo ora.
Per quanto riguarda la celebrazione delle prime comunioni e delle cresime, d’accordo con il CPP e seguendo le indicazioni date dalla Diocesi, abbiamo scelto di posticiparle a dopo l’estate. Indichiamo delle date possibili (sempre tenendo presente la possibilità che le condizioni socio-sanitarie non ce lo consentano): il 4 ottobre 2020 la celebrazione delle prime comunioni; il 18 ottobre 2020 la celebrazione delle cresime (gli orari saranno i medesimi che erano stati individuati precedentemente).
Tutte le altre celebrazioni saranno riprogrammate appena avremo la possibilità di capire come evolvono le cose.
Per la celebrazione delle esequie (funerali)
Nel rispetto delle indicazioni date dalla Chiesa, ci limitiamo ad una benedizione del defunto al cimitero al momento della sepoltura o tumulazione solo con i più stretti famigliari. In caso di cremazione possiamo compiere un rito di benedizione quando l’urna cineraria viene portata al cimitero, sempre solo con i famigliari più stretti e rispettando le normative di distanza tra le persone.