Imparare dagli angeli

Pubblicato giorno 1 ottobre 2019 - In home page

 

Omelia nella festa di san Michele Arcangelo

La festa dei santi arcangeli ci provoca e ricuperare un rapporto corretto con questi spiriti beati.
Oltre ad invocare il loro aiuto e la loro intercessione, come per gli altri santi del cielo, anche dagli angeli possiamo imparare alcune cose che ci aiutano a vivere meglio la nostra vocazione cristiana e il nostro cammino di santificazione.

1. Gli angeli stanno dalla parte di Dio
Gli angeli ci testimoniano una scelta determinata e senza compromessi: essi stanno dalla parte di Dio, hanno scelto lui, hanno scelto di aderire completamente alla sua volontà.
Di fronte ai nostri tentennamenti, ai nostri “tira e molla”, gli angeli ci dicono che è necessario compiere una scelta con consapevolezza, ma definitivamente, e buttarci completamente in questa scelta. Negli angeli non c’è ambiguità: l’essere per Dio caratterizza tutta la loro vita.

2. Gli angeli sono messaggeri di una parola nuova
Gli angeli sono in ascolto attento e costante della Parola che Dio dice; la loro vita è obbedienza (termine che ha molto a che fare con l’ascolto), per tradurre in azioni la Parola che hanno ascoltato. Grazie a questa obbedienza gli angeli, come messaggeri di Dio (questo significa la parola angelo), sono portatori nel mondo di una parola nuova. Non si limitano come noi a ripetere parole già udite, parole che al massimo possono descrivere in modo più puntuale la realtà in cui viviamo, ma essi portano una parola di novità, una parola creativa, una parola efficace perché ascoltata da Dio. Anche noi potremmo portare parole nuove se ci mettessimo in un ascolto attento di ciò che Dio dice e ci ponessimo in atteggiamento di perfetta obbedienza, senza pretendere che Dio dica e confermi quello che noi noi già pensiamo.

3. Gli angeli servono Dio e i fratelli con gioia
La conseguenza dell’ascolto e dell’obbedienza è il servizio di Dio e dei fratelli; un servizio – ce lo ricordava anche il Vescovo nella messa di sabato sera – vissuto con gioia e amore.
Gli angeli ci ricordano che si può stare nella realtà solamente in due modi: o servendo Dio e i fratelli o servendoci di Dio e dei fratelli per i nostri obiettivi.
Vivere il servizio significa essere affidati a Dio, non preoccupati per sé stessi, fiduciosi che Dio abbia cura di noi.
Vivere servendosi di Dio e dei fratelli significa vivere da predatori, da persone ripiegate su sé stesse, preoccupate della propria affermazione e sopravvivenza.

Impariamo dagli angeli a vivere da figli di Dio, da creatura grate e capaci di gratuità.