Nuove disposizioni liturgiche del 2 marzo 2020

Pubblicato giorno 2 marzo 2020 - In home page

Buona sera a tutte e a tutti. Siamo in una fase in continua evoluzione a causa dell’emergenza sanitaria.
I nostri vescovi, che si sono riuniti questa mattina a Bologna, hanno pubblicato una nota nella quale definiscono nuove limitazioni. La precedente nota non ha più valore.
Queste le nuove indicazioni:
“Considerata la comunicazione odierna della CEI – che interpretando il Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, invita a non celebrare le Sante Messe feriali con il popolo – a differenza di quanto precedentemente disposto chiediamo ai sacerdoti, alla luce della delicata situazione sanitaria e delle richieste delle autorità competenti, di celebrare le Sante Messe feriali senza la partecipazione dei fedeli sino a sabato 7 marzo.

Ci riserviamo di dare altre indicazioni, entro venerdì 6 marzo, alla luce di ulteriori sviluppi e delle decisioni delle istituzioni.
Le chiese continuino a restare aperte, nel rispetto delle norme del Decreto, per la preghiera.
Consapevoli della sofferenza e del disagio arrecato dalla situazione, in ordine ai nostri oratori e circoli sono sospese fino all’8 marzo compreso tutte le attività formative, aggregative e sportive. E’ disposta la chiusura degli spazi aperti al pubblico. Fino a domenica 8 marzo compresa, le iniziative e gli incontri presso altri ambienti parrocchiali, restano sospesi.
Confidiamo che le misure di rigore alle quali aderiamo per senso di responsabilità a tutela della salute pubblica siano condivise da tutte le istituzioni ecclesiali e civili e accolte in ogni ambito in modo corale. Ringraziamo i sacerdoti, i collaboratori e gli operatori sanitari e di ordine pubblico, con tutti i volontari, per l’opera svolta, incoraggiandoli a perseverare nel loro servizio. Affidiamo le comunità diocesane, con un particolare pensiero a quelle più provate, ai malati e colpiti dalla calamità in atto, all’intercessione materna e confortante di Maria, Madre del Signore e della Chiesa”. Le precedenti disposizioni che rimangono in vigore sono le seguenti:

– Per i funerali è consentita la celebrazione delle esequie senza Messa, con i soli familiari. Sono sospese le veglie funebri. Si propone di celebrare SS. Messe di suffragio solo al termine di questa fase critica.
– Sono sospese le visite alle famiglie per le benedizioni pasquali.
– Sono consentite le consuete visite ai malati e l’Unzione degli infermi.
Gli incontri di catechismo e del dopo-scuola riprenderanno alla riapertura delle attività scolastiche.
– Sono sospese feste e sagre parrocchiali.
– I Centri d’ascolto e i servizi della Caritas diocesane e parrocchiali svolgeranno la propria attività in accordo con le rispettive diocesi e secondo le indicazioni delle competenti autorità territoriali.

A Santarcangelo ci organizziamo così:
– Le chiese rimarranno aperte normalmente.
– Noi preti siamo disponibili per incontrare le persone, per le confessioni e per la visita ai malati.
Noi preti concelebreremo una sola messa alle 8.30 nella Chiesa RH; la celebriamo solo con le suore (a porte chiuse come hanno chiesto i vescovi). Anche le messe dai Cappuccini e nelle altre case religiose saranno a porte chiuse.
Le veglie funebri sono sospese. I funerali saranno celebrati in forma molto ridotta (solo con la liturgia della parola e la benedizione della salma) possibilmente solo con i famigliari. Dopo le celebrazione le persone sono invitate ad uscire dalla chiesa.
– Il centro parrocchiale rimane chiuso anche per attività esterne alla parrocchia. Allo stesso modo gli altri ambienti della parrocchia non sono disponibili per attività esterne.
– Il centro di ascolto della Caritas rimane aperto secondo indicazioni che saranno comunicate; il magazzino abiti viene chiuso fino a nuova disposizione.

Noi tutti siamo confusi e smarriti di fronte a queste indicazioni che cambiano molto le nostre importanti abitudini. In questo tempo dobbiamo sperimentare l’obbedienza e la pazienza.
Ognuno si senta ricordato nella celebrazione che è sempre sacramento di unità.
Ogni battezzato però, soprattutto coloro che sono abituati a vivere la messa quotidianamente, eserciti il proprio sacerdozio battesimale pregando nella propria famiglia – se è possibile – oppure personalmente, secondo l’invito che Gesù stesso ci ha rivolto all’inizio della quaresima: quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà (Mt 6,6). In particolare questo è il momento per rispolverare il valore della Liturgia delle ore, vera liturgia della chiesa celebrata dai battezzati per fare memoria della Pasqua.

don Andrea, don Giancarlo
don Luca e don Ugo